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Lanuvio: arte, cultura, storia e musica nel verde dei Castelli Romani (Lazio)

La nostra visita nei meravigliosi borghi dei Castelli Romani prosegue fino a Lanuvio, splendido borgo dal panorama mozzafiato, famoso per il vino, la musica e la sua storia antichissima.

INDICE:

COSA VEDERE:

  • Fontana degli Scogli
  • Piazza Carlo Fontana
  • Torre di Porta Romana
  • Resti del Castello e Anello di Enea
  • Collegiata di Santa Maria Maggiore
  • Piazza Santa Maria Maggiore
  • Palazzo Colonna
  • Parco della Rimembranza
  • Il “Tranv”
  • Resti del Tempio di Giunone Sospita
  • Santuario della Madonna delle Grazie

IL NOSTRO TOUR DI LANUVIO:

Appena giungiamo nella piazza centrale, ad accoglierci, maestosa e imponente troviamo una stupenda e particolare fontana: è La Fontana Degli Scogli.

Quest’ opera, di incredibile bellezza, palesemente ispirata alle fontane di Piazza Navona, fu realizzata e progettata da Carlo Fontana, artista a cui è dedicata la piazza antistante, allievo del Bernini. I cristallini zampilli di acqua, sembrano piccoli cristalli e il sommesso scroscio delle cascatelle fa da sottofondo alle voci allegre dei bimbi che giocano nelle vicinanze.

Volgiamo lo sguardo verso l’ingresso del paese. Ad indicarlo, c’è l’austera Torre Maschia, dalla forma cilindrica, chiamata anche Torre di Porta Romana. Simbolo della città, fungeva, a partire dal Medioevo, come torre di avvistamento per le truppe dei saraceni che cercavano di fare incursione sulle terre laziali.

Vicino alla sua entrata, ad attirare la nostra attenzione, è uno stemma bianco. E’ il simbolo del Pontefice Vittorio III, in carica nell’anno 1086, che secondo le fonti storiche, contribuì, durante il suo pontificato, alla ricostruzione del paese.

Continuiamo a passeggiare fra i caratteristici vicoli del borgo che sembrano fermi nel tempo, conservando la genuinità e l’autenticità di un luogo le cui mura sono silenziose testimoni di innumerevoli vicende.

La storia di Lanuvio, chiamata anticamente Civita Lavinia, si perde nella notte dei tempi. Sembra sia stata fondata da Diomede, compagno di Enea e, le prime testimonianze scritte della sua esistenza, risalgono ai tempi di Cicerone.

Fu distrutta, bombardata e ricostruita dopo il secondo conflitto mondiale, poiché ritenuta un importante snodo strategico.

In seguito a questo evento la restaurazione della Collegiata di Santa Maria Maggiore, ha portato alla luce un mosaico, attualmente esposto nella chiesa, del IV secolo d.C. appartenente a una domus romana sulla quale venne costruito il luogo sacro.

piazza lanuvio

La Collegiata, principale edificio religioso del paese, conserva al suo interno ben sette altari e un dipinto attribuito al Domenichino.

fontana testa lanuvio

Sorge sull’omonima piazza, difronte al Palazzo Colonna, importante per aver dato i natali a Marcantonio Colonna, eroe della battaglia di Lepanto.

Qui nacquero anche l’imperatore Antonino Pio e Commodo, perciò il paese castellano è anche chiamato “Città degli Imperatori“.

Nella Piazza troviamo persino un marmoreo Sarcofago romano, risalente al III secolo d.C., ma non restiamo indifferenti nemmeno al meraviglioso paesaggio che, da qui, riusciamo ad ammirare.

L’azzurro mare all’orizzonte si fonde con il verde intenso della campagna, proprio quella che permette la nascita dell’ottimo Vino DOP Colli Lanuvini.

La produzione del prodotto principe del paese, cominciò nell’antica Roma, quando, questo “nettare degli dei” veniva consumato durante le celebrazioni al dio Dionisio.

anello di ferro

Dopo aver goduto dello splendido panorama, ci incamminiamo verso via Quirino fino ad arrivare ai ruderi dell’antico Castello.

Scorgiamo un’altra torre, ma lì dove ci sono i resti della cinta muraria, notiamo qualcosa di particolare: un anello di ferro.

Secondo una leggenda, il valoroso Enea, lo utilizzò per ormeggiare le sua barca una volta sbarcato sulle coste laziali. Non ci sono fonti che lo testimoniano, ma a noi piace pensare che sia vero.

Da qui, risaliamo circolarmente, fino alla piazza dove prima ci aveva dato il benvenuto la grande fontana.

Dietro di essa, c’è una salita. Percorrendola, arriviamo ad un lungo viale ombreggiato e alberato ottimo per una pausa rigenerativa.

Lo chiamano “il Tranv”, perché ospita la carrozza di un vecchio Tram, ma in realtà è il Parco della Rimembranza, punto di ritrovo per piccini che scorrazzano in bici e per i grandi che vogliono camminare, correre e utilizzare gli attrezzi messi a disposizione gratuitamente per poter svolgere attività all’aria aperta.

Approfittiamo per fare una passeggiata. La strada ci conduce nei pressi dei resti del Tempio di Giunone Sospita. Questo luogo, era conosciutissimo in epoca remota non solo nell’antica Lanuvio, ma in tutto il territorio laziale, per la sua sacralità. Al suo interno, fu ritrovato un Alfabetario latino risalente al VI secolo a.C.

Un ritrovamento davvero eccezionale per la sua unicità!

La struttura presenta un porticato dal quale partono una serie di cunicoli e sotterranei che portano ad una grotta: la Grotta del Serpente. Si dice che lì, dimorasse il rettile sacro alla dea, che la popolazione omaggiava con dei doni per scongiurare le carestie. Delle fanciulle vergini, si dirigevano nei meandri della grotta per portargli come offerta una focaccia di farro, chiamata Maza.

Se l’animale la accettava, il raccolto sarebbe stato abbondante, in caso contrario, solo un sacrificio umano poteva esorcizzare la miseria.

Interessante sapere che, recentemente, nel mese di luglio è stato istituita una festa in ricordo di questa tradizione: il Festival della Maza.

Dopo questa parentesi mitologica, riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso l’ultima tappa di oggi in questo bel paese, il cinquecentesco Santuario della Madonna delle Grazie!

La chiesa ospita dal 1923 un quadro della Vergine, intorno al quale molte persone portano dei doni votivi. Chiedono miracoli e grazie, ritrovando in questo luogo un momento di raccoglimento e preghiera.

Al suo interno è conservata la Statua della Madonna, che in ogni mese di maggio, da ben 135 anni, durante la festa a lei dedicata, viene portata in una solenne processione fino alla Collegiata di Santa Maria Maggiore dove resta per alcuni giorni prima di essere ricondotta al suo luogo d’origine.

La nostra visita termina qui, ma torneremo di certo qui a Lanuvio, magari a giugno, con l’occasione di partecipare alla famosa Festa della Musica.

PRODOTTI TIPICI DI LANUVIO:

  • Vino doc Colli Lanuvini

EVENTI E FESTE:

  • MAGGIO: Festa della Madonna delle Grazie

Processione e festa religiosa in onore Madonna

  • GIUGNO: Festa della Musica

Evento musicale dove artisti emergenti si esibiscono nelle vie del paese illuminate da piccole fiaccole che rendono l’atmosfera ancora più particolare.

  • LUGLIO: Festival della Maza

Manifestazione storico-culturale-gastronomica

  • SETTEMBRE: Sagra dell’uva e del Vino dei Colli Lanuvini DOP

Evento enogastronomico con degustazioni, musica e la tradizionale Corsa delle Botti

DOVE MANGIARE:

  • “La Torre” ristorante, pizzeria Piazza Mazzini. Ricercato e panoramico, offre deliziose pietanze a base di carne e pesce fresco oltre a una vasta scelta di pizze.
  • “Antico Borgo” ristorante, pizzeria Via Stampiglia. Informale e genuino offre oltre a piatti della tradizione locale, eccellenti pizze.
  • La Meridiana” ristorante, agriturismo Via Laviniense. Cucina tipica laziale e castellana, con specialità stagionali

DOVE DORMIRE:

NEI DINTORNI:

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