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Il Cavaliere che sconfisse il drago (Umbria)

Si narra una vecchia leggenda legata alla città di Terni, anticamente molto paludosa, in cui si racconta, attraverso una visione allegorica, la malaria (il drago) che viene debellata dalla bonifica (il cavaliere).

Si dice che tanto e tanto tempo fa fuori le mura, viveva un terribile drago, che divorava chiunque, per necessità, usciva dalla città. Le persone si barricarono in casa e non vollero più metter fuori il naso. Il consiglio degli anziani decise di riunirsi per capire cosa fare… l’unica soluzione era uccidere il drago! Chiamarono tutti gli uomini più valorosi, ma nessuno di essi volle prendersi questa grossa responsabilità, finché un cavaliere ternano, vestito con una lucente armatura si offrì volontario.

Il giovane uscì alla ricerca della bestia, che trovò addormentata vicino una palude. Si avvicinò, ma prima di colpirlo, il drago accortosi della sua presenza lo inseguì. Fortunatamente un raggio di sole colpì l’armatura, che abbagliò l’animale e il cavaliere poté colpirlo a morte.

Tutta la popolazione si recò sul luogo di battaglia per festeggiare il ragazzo vincitore.

Lo stemma della città di Terni rappresenta ancora oggi la leggenda del drago e del cavaliere.

IMMAGINE: “San Giorgio e il drago”, Raffaello

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