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Campania,  Destinazioni

Ischia, isola cullata dal Mar Tirreno (Campania)

Ischia isola cullata dal Mar Mediterraneo, è una delle splendide terre dell’Arcipelago Campano. Una perla di straordinario fascino, ricca di storia e di bellezze naturali.

Totò la descrisse così:

“Chistu cielo ch’è n’incanto,
chistu golfo ch’è nu vanto
chesto ‘o tiene sulo tu!
Sti bellizze songhe ‘o vero!
Chesto ‘o dice ‘o forestiero,
ca scurdà nun te pò cchiù”

INDICE:

COSA VEDERE:

  • Museo Archeologico di Pithecusae
  • Porticciolo di Casamicciola
  • Palazzo dell’orologio
  • Museo del Mare
  • Castello Aragonese
  • Resti della Cattedrale di Santa Maria Assunta
  • Chiesa dell’Immacolata
  • Terrazzo degli Ulivi
  • Grotta del Mago
  • Chiesa San Giovanni Battista
  • Borgo Sant’Angelo
  • Baia di Sorgeto
  • Chiesa Bianca del Soccorso
  • Vecchio Torrione
  • Giardini della Mortella
  • Porto turistico di Lacco Ameno
  • Chiesa di Santa Restituta

IL NOSTRO TOUR DI ISCHIA:

Il sole gioca a rincorrersi con le nuvole, in una grigia giornata di primavera.

Il suo profilo inizia a delinearsi. Davanti ai nostri occhi, c’è il Monte Eponeo, di un verde intenso e penetrante con ai suoi piedi la costa, che ricorda i “frastagli” di un merletto lavorato a mano.

I latini la chiamavano Pithelusa, da “pithos” che significa vaso, poiché era considerata l’isola dei vasai ed è conosciuta anche come “l’isola verde”, per il particolare colore della locale pietra di tufo.

Davanti a noi la maggiore isola dell’Arcipelago Flegreo. Ischia.

Arrivare all’alba, è l’unica soluzione per chi, come noi, sosta solo per un giorno!

C’è moltissimo da vedere, esplorare e conoscere.

La storia di questa perla del Mediterraneo è millenaria. Fu la prima colonia della Magna Grecia, attraversata poi nel tempo dalle legioni Romane e dalle flotte Normanne.

Testimone d’eccellenza di un enorme patrimonio storico è la Coppa di Nestore, su cui compare una scrittura alfabetica greca, conservata nel Museo Archeologico di Pithecusae di Villa Arbusto a Lacco Ameno.

Iniziamo il nostro giro dal porto di Casamicciola, dove siamo sbarcati con il traghetto proveniente da Napoli.

Facciamo colazione e un breve giro nel porticciolo turistico.

Da qui inizia il nostro tour.

Costeggiamo il litorale verso Ischia paese e ci perdiamo con lo sguardo verso il mare. Attraversiamo la suggestiva Spiaggia degli Inglesi fino ad arrivare al Palazzo dell’Orologio che, ospita il Museo del Mare. Il museo espone le attrezzature e gli strumenti di pesca dei navigatori, sottolineando il legame che gli ischitani hanno con il mare.

Pochi passi più avanti scopriamo il simbolo dell’isola: il Castello Aragonese. Si tratta di una cittadella fortificata medievale, ricostruita per volere dei Alfonso V di Aragona nel 1441, sui resti del Castrum Geronis. Collegato all’isola da un ponte di pietra, merita assolutamente una visita. Imponente e suggestivo, volge lo sguardo fiero verso il Golfo di Napoli, preservando al suo interno “pezzi” di storia oltre ad un piccolo museo della tortura. Un luogo che anche ai più coraggiosi farebbe accapponare la pelle. Guardando le feritoie difensive, riusciamo ad immaginare, proprio come fossimo i protagonisti della scena di un film, il momento in cui dalle stesse veniva sversato l’olio bollente contro gli attacchi dei nemici.

La cittadella fortificata comprendeva anche alcune chiese tra cui la Cattedrale di Santa Maria Assunta, di cui oggi ne rimangono solo i ruderi, e la Chiesa dell’Immacolata, con vicino il convento delle suore di clausura, le Clarisse, e il loro cimitero. La storia narra che, per sottolineare quanto il corpo fosse inutile rispetto all’anima le monache, decedute, venivano adagiate su panche di pietra, sedute, in attesa della completa decomposizione.

Riprendiamo la nostra passeggiata verso il meraviglioso Terrazzo degli Ulivi, dal panorama mozzafiato fino ad arrivare all’ex carcere borbonico e la vicina e antica cantina in tufo utilizzata per la conservazione del cibo e del vino, vanto millenario dell’isola.

A questo punto della nostra escursione, attraversiamo di nuovo il ponte alla scoperta delle meraviglie naturalistiche dell’isola.

Battiamo la costa, fino a scorgere un luogo raggiungibile soltanto via mare… un luogo magico e avvolto nel mistero, la Grotta del Mago. La leggenda racconta che, lo spirito di un uomo dalla lunga barba, appaia ai pescatori in difficoltà durante le mareggiate, offrendo loro un riparo sicuro all’interno di essa.

Proseguiamo attraversando il paese di Barano, dove sorge la Chiesa di San Giovanni Battista. A Pasquetta e il 24 giugno, un gruppo folcloristico di 18 uomini, si raduna sul sagrato, vestito in abiti tradizionali, per ballare la Ndrezzata (intrecciata ndr). Una danza che si tramanda di padre in figlio per celebrare la pace tra due famiglie riunitesi dopo aver bruciato, una cinta, oggetto della loro discordia, il giorno dopo Pasqua.  

Riprendiamo la strada verso Borgo Sant’Angelo, nel comune di Serrara Fontana. Un piccolo paese di pescatori dove case bianchissime si alternano a coloratissime abitazioni che animano gli stretti e caratteristici vicoli.

Unico nel suo genere, acquistiamo come “souvenir”, il Liquore Rucolino, una tipica bevanda alcolica prodotta con la locale rucola selvatica.

L’offerta gastronomica isolana è talmente vasta da mettere in crisi anche i più grandi chef stellati. I piatti di mare la fanno da padrone, Alici fritte e Tonno alla brace in primis. Ma come rinunciare al favoloso Coniglio all’ischitana e ai bucatini conditi con il suo sugo? Prendiamo di tutto un po’, ma sul dolce concordiamo… le Delizie al limone sono praticamente irrinunciabili!

Continuiamo il giro e raggiungiamo la Baia di Sorgeto con i suoi 234 scalini, che conducono a delle piscine termali a dir poco favolose. In questo luogo, l’accesso è completamente gratuito e le “vasche” naturali sono alimentate da sorgenti di acqua calda che si mescolano, giocando, con l’acqua del mare.

Ischia, isola vulcanica, è la destinazione perfetta per soggiorni all’insegna del relax e del benessere, celebre già tempi dell’antica Roma famosa per le sue acque ricche di minerali.

Nel 1864 lo stesso Giuseppe Garibaldi, scelse di soggiornare presso le terme ischitane, per curare la sua ferita.

A partire dagli anni Cinquanta molti i personaggi dello spettacolo e del jet set dell’epoca come Liz Taylor; Charlie Chaplin; Maria Callas; i duchi di Windsor e Pablo Neruda, hanno fatto di Ischia la loro meta prediletta. Grazie alla sua avvenenza, più volte è stata scelta come set cinematografico da numerosi registi. Non a caso a giugno si svolge l’’Ischia film festival”.

Riprendiamo il cammino, prima di prendere l’aliscafo per tornare sulle rive partenopee. Durante il tragitto, però, abbiamo ancora due piccole soste: la Chiesa Bianca del Soccorso e i Giardini della Mortella.

Arriviamo nel comune di Forio.

Adagiata sulla cima di un promontorio a picco sul mare, spicca per il suo candido colore, La Chiesa Bianca del Soccorso, molto cara ai pescatori ischitani. Tra le mura della sua cappella, custodisce un crocifisso ligneo che, secondo una leggenda, fu recuperato in mare e messo in salvo da alcuni marinai che vollero sottrarlo alla furia di una tempesta che li aveva sorpresi. Finita la tormenta, cercarono di riportarlo fuori dalla chiesa, ma senza successo. Fu allora che decisero di lasciarlo alla sacralità del luogo che lo aveva difeso, come simbolo di protezione per tutti gli uomini di mare dell’isola.

Poco più avanti si trova anche un vecchio torrione, oggi adibito a museo comunale, che in passato serviva a contrasto dei potenziali invasori.

Qualche chilometro ancora ed eccoci arrivati ai Giardini della Mortella, considerati tra i più belli d’Italia per la varietà di piante rare, mediterranee e tropicali.

Il tempo stringe, ci avviciniamo a Casamicciola, ma abbiamo ancora qualche minuto per lasciare che il profumo della salsedine ci investa piacevolmente passeggiando lungo il porto turistico di Lacco Ameno e per vedere lo sperone di roccia, simbolo del paese, chiamato “il fungo” che, colorato dal sole al tramonto, diventa ancora più suggestivo.

È giunta l’ora di ripartire, di salutare questa splendida isola.

Un’oasi di pace, relax, storia e cultura, cullata dalle onde del Tirreno.

INFORMAZIONI UTILI:

Ischia è raggiungibile con traghetto o aliscafo dai porti di Napoli, Pozzuoli o Procida. Per conoscere orari e prezzi potete visitare il sito di navigazione www.traghetti-ischia.info

Il Castello Aragonese è visitabile ogni giorno dalle 9 del mattino fino al tramonto. La presenza di gradini lo rende difficoltoso per i portatori di handicap, tuttavia alcune punti panoramici sono visitabili con l’assistenza del personale del castello. Il biglietto di ingresso è di €10 per gli adulti e €6 per i ragazzi fino a 14 anni. Gratuito fino a 9 anni. Per maggiori informazioni potete consultare il sito ufficiale www.castelloaragoneseischia.com

PIATTI TIPICI DI ISCHIA:

  • Coniglio all’Ischitana
  • Pesce Spada all’Ischitana, marinato e arrostito secondo la tradizione
  • Zingara ischitana, sandwich ripieno di prosciutto, fiordilatte, pomodoro e insalata
  • Cornetto di Calise, dolce perfetto per la colazione

EVENTI E FESTE:

  • APRILE: Corsa dell’Angelo

Risalente al 1600, l’evento rappresenta, attraverso processioni e lanci di fiori in segno di giubilo, Maria che corre da suo figlio risorto la mattina di Pasqua.

  • MAGGIO: Festa di Santa Restituta

Festa religiosa nel paese di Lacco Ameno in onore della Santa Co-patrona dell’isola che “apre” la bella stagione. Undici giorni di festeggiamenti e due processioni: una via mare e una terra.

  • GIUGNO: Ischia Film Festival

Festival e concorso cinematografico internazionale dedicato alle location del cinema. Premi e riconoscimenti vengono conferiti a chi valorizza il territorio italiano e estero aumentano il cineturismo.

  • SETTEMBRE: Festa di San Michele a Sant’Angelo

Festa religiosa in onore del Santo che scaccia il demonio e le avversità in protezione dei marinai. Si celebra con una suggestiva processione di barche con a bordo la statua del Santo, accompagnata da colorati fuochi d’artificio, musica e spettacoli.

NEI DINTORNI:

  • Isola di Procida
  • Napoli
  • Pozzuoli

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