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Storia e Mistero tra le mura del Castello di Milazzo (Sicilia)

Come spesso accade nei Castelli, anche quello di Milazzo, è scenario di antiche e struggenti leggende.

Si narra che, quando la luna illumina il maniero, nelle notti di marzo, si possa vedere il fantasma di una fanciulla che confonde il suo sommesso lamento con lo scrosciare delle onde del mare.

Ma chi è questa ragazza?

Pare si tratti di una nobile donna, che fu costretta a prendere i voti di clausura poiché amava un giovane soldato non gradito alla sua famiglia per via della precaria condizione finanziaria e la mancanza di titolo.

Come ben si sa, l’amore non può essere fermato da quattro mura, e così i due amanti continuarono a frequentarsi di nascosto incontrandosi segretamente proprio nel castello.

Purtroppo però, un brutto giorno, i genitori della monaca, la trovarono insieme al militare e per punirla fu murata viva all’interno del maniero.

Da quel giorno funesto, la sua triste anima non trovò più pace, continuando ad aggirarsi nel castello e uscendo sulla torre quando la luna rischiara il mare in cerca del suo amato.

Ma aspettate… e se non fosse solo una storia inventata?

C’è chi giura di aver visto, altri spettri nei dintorni della fortezza, proprio dove si trova il cimitero inglese, tra cui un uomo con una testa tra le mani. Che sia il giovane soldato amato dalla suora?

Che strana supposizione… o forse no! Nel 1928, durante dei lavori sulla spiaggia eseguiti a opera dei detenuti della prigione quale era diventata il castello, trovarono una gabbia con all’interno lo scheletro di un uomo privo di arti inferiori e superiori, punito e mostrato come da usanza anglosassone. Accanto ad esso, cinque bottoni, appartenenti alla divisa inglese.

Dopo anni di studi, attribuirono il corpo ad un disertore irlandese. Che sia stato il soldato amato dalla fanciulla? Non lo sappiamo e non lo sapremo mai, ma tra suggestione, storia e mistero provate ad aggirarvi nelle prime notti primaverili nei pressi del castello, forse avrete la risposta.

IMMAGINE: “Il Bacio” F. Hayez

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