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Il Lariosauro del Lago di Como, mito o realtà? (Lombardia)

Ogni lago ha il suo mistero, e se Loch Ness ha il suo mostro, il lago di Como ha il suo Lariosauro. Lo specchio lacustre lombardo, è uno dei più profondi d’Europa e questo rende più plausibile la veridicità della leggenda. Si dice che nel novembre del 1946 due uomini erano a caccia sulle sponde settentrionali del lago, precisamente dalle parti di Colico, quando notarono a pochi passi dalla riva una creatura lunga circa dieci metri dalle squame rossastre. Imbracciarono i fucili e spararono verso la strana figura che con un acuto sibilo sparì immergendosi repentinamente nelle profondità delle acque.

Questo strano animale venne chiamato Lariosauro, lo stesso nome usato per definire un rettile preistorico i cui resti fossili vennero trovati nei pressi del lago nel 1830. I fossili di questa specie sono tuttora esposti nel museo di Lecco.

Negli anni a venire, altri numerosi avvistamenti alimentarono il credo sull’esistenza del mostro: nel 1954 una coppia, padre e figlio, vide qualcosa con il muso arrotondato e i piedi palmati che nuotava in acqua. Tre anni dopo una batisfera, che si immerse alla profondità di 90 metri, si imbatté in un animale con la testa simile a quella di un coccodrillo e lungo circa due metri. L’ultimo avvistamento avvenne nel 2003 quando un’anguilla gigante di circa dieci metri di lunghezza, comparve nei pressi di Lecco.

IMMAGINE: “Il lago” M. Sironi

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