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Origine e simbologia del Corno Rosso portafortuna di Napoli (Campania)

Uno dei simboli più conosciuti della cultura partenopea è sicuramente il famoso Corno Rosso portafortuna.

Indissolubilmente legato alla città di Napoli, questo amuleto, sembra riesca ad attrarre influenze positive allontanando il malocchio. Ma attenzione, per essere efficace, deve avere delle caratteristiche ben precise. Innanzitutto deve essere storto, rigido, cavo e a punta; naturalmente il colore scarlatto è d’obbligo e, per attirare positività, deve essere realizzato a mano. Per avere efficacia inoltre, deve essere regalato e non acquistato per sé.

Ma da dove derivano le credenze che trovano proprio in questa forma, un simbolo di fortuna?

Dalla preistoria ai tempi delle grandi conquiste, le corna degli animali erano considerate emblema di forza e portatrici di buona sorte, tanto che, in diverse occasioni si hanno testimonianze figurative di alcuni, celebri personaggi storici con indosso elmi con corna, durante importanti eventi.

A partire dal Medioevo poi, si diffuse in tutta Europa la convinzione che un amuleto di questa forma, fosse di buon augurio e così gli artigiani napoletani iniziarono a produrlo, prediligendo il colore rosso, simbolo di potenza e vita per il suo legame cromatico con sangue e fuoco. Il materiale scelto era il corallo, ritenuto magico e in grado di scacciare il malocchio se donato alle donne in gravidanza.

Da allora il “curniciello partenopeo” non ha mai più abbandonato la cultura degli abitanti di Napoli, diffondendosi in tutta Italia ed essendo ancora oggi uno dei principali amuleti portafortuna.

IMMAGINE: napolike.it

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