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Destinazioni,  Emilia Romagna

Dozza: il Borgo dei Murales tra sogno e realtà (Emilia Romagna)

A pochi chilometri da Bologna, tra verdi colline, circondata da vigneti e custodita da storiche mura di cinta, appare, quasi come fosse la serratura di uno scrigno prezioso, l’ingresso del piccolo centro storico di Dozza, il Borgo dei Murales, uno dei Borghi più Belli d’Italia.

INDICE:

COSA VEDERE:

  • Piazza Carducci
  • Via XX Settembre
  • Palazzo Comunale
  • Museo di Arte Sacra
  • Chiesa Parrocchiale dell’Assunzione di Maria Vergine
  • Rocca medievale Sforzesca
  • Via de Amicis

IL NOSTRO TOUR DI DOZZA:

Il nome di questo paese, in latino, significa “doccia”, ad indicare come, anticamente, fosse uno dei pochi villaggi a beneficiare di un condotto che permetteva all’acqua di convergere in una cisterna ed essere una risorsa idrica fondamentale per la popolazione.

Un lungo viale alberato ci introduce in quello che sembra un mondo parallelo, dove si diventa protagonisti di un’opera d’arte.

Artisti da ogni parte del mondo, arrivano in questo piccolo paese, ogni due anni, in occasione della Biennale del Muro Dipinto, manifestazione che, dal 1960, nel mese di settembre, arricchisce di colore le vie della cittadina.

Dozza è proprio questo! Una tela su cui dipingere, un Museo a cielo aperto di opere contemporanee… una Galleria d’Arte che cattura il cuore di chi riesce a perdersi nei suoi occhi.

Gli occhi di Dozza sono quelli che trovi lungo i suoi vicoli, che ti osservano, ti ammaliano, ti indicano la strada per scoprire altri sguardi, per trovare nuove emozioni.

Ci troviamo in Piazza Giosuè Carducci e iniziamo il nostro percorso lungo Via XX Settembre.

Non sappiamo dove guardare. Ogni muro, ogni abitazione è un’esplosione di colore. Oltre un centinaio di Murales tingono le case adornate di fiori che incorniciano gli affreschi.

Passeggiamo cercando di scrutare anche i più piccoli tratti, apprezzando i disegni più nascosti, volteggiando sui ciottoli del paese come farfalle che non sanno dove posarsi in un giardino pieno di fiori.

Un arco. Un orologio.

Il tempo scorre e ci fa capire che non si tratta di un sogno.

È realtà, è semplicemente Dozza.

Siamo sotto la Loggia del Municipio, difronte al Museo di Arte Sacra e alla Chiesa Parrocchiale dell’Assunzione di Maria Vergine, che merita una visita anche solo per ammirare la splendida statua della Madonna che ha diverse analogie con la Pietà di Michelangelo.

Ci soffermiamo poi a guardare la scultura posta sotto alle arcate.

Un uomo, una donna…felici, con un cesto di uva.

Proseguiamo fino a giungere alla fine della strada, dove maestosa ci appare la Rocca medievale Sforzesca, conosciuta anche come Rocca di Caterina, poiché per volere di Caterina Sforza, alla fine del XV secolo fu ricostruita sulle rovine di un antico edificio risalente al 1250.

Entriamo.

Al primo piano arazzi pregiati, salotti e camere delineano come il castello, divenne un prestigioso palazzo signorile, dopo che alla fine del 500, la famiglia Campeggi di Bologna, lo convertì da edificio militare a dimora personale, risiedendovi fino al 1960.

Oltre ad ammirare le splendide ricchezze del palazzo, si può anche percorrere il Camminamento di Ronda fino alle due Torri, dove la vista è sorprendente, oppure suggestionarsi davanti alle antiche Cucine, alle Prigioni, alla Sala delle armi, della Tortura o alla Cappella di fronte alla quale, durante i lavori di restauro, è emerso un Pozzo a rasoio, ovvero una trappola usata come difesa.

Il secondo piano della Rocca è adibito alle esposizioni, in cui è presente la collezione dedicata a Norma Mascellani, cittadina onoraria di Dozza, mentre, nel piano sotterraneo, si trova l’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna.

La posizione strategica tra i vigneti e la Strada dei Vini e dei Sapori Colli di Imola che attraversa la cittadina, fortifica il rapporto di Dozza con la cultura enologica del territorio. Infatti, nel mese di maggio, ospita una straordinaria Festa del Vino.

Usciti dalla Rocca, non possiamo restare indifferenti ai sublimi aromi che inebriano le stradine.

Il profumo di Carne si confonde con quello dei Salumi e dei Formaggi molli che farciscono calde Piadine.

Sulle tavole dei ristoranti all’aperto primeggiano i primi piatti, vero vanto del territorio: sfoglie rigorosamente tirate a mano, danno vita a squisiti e invitanti Tortelli di ricotta e salvia e perfette Tagliatelle o Garganelli tuffati nel Ragù.

Dopo aver ceduto alla gola, proseguiamo il nostro cammino lungo Via de Amicis, parallela a Via XX Settembre, che, tra altre strabilianti e affascinanti opere, ci conduce nuovamente nella piazzetta da cui il nostro tour è iniziato.

Volgiamo ancora qualche sguardo di ammirazione verso il paese prima di attraversare di nuovo quel piccolo arco e lasciare Dozza, il borgo degli Artisti e dei sogni ad occhi aperti.

PIATTI TIPICI DI DOZZA:

  • Tortelli di Ricotta e Salvia
  • Garganelli al Ragù

EVENTI E FESTE:

  • MAGGIO: Festa del Vino:

Evento enogastronomico che mette in risalto le caratteristiche degli squisiti vini locali

  • SETTEMBRE Biennale del Muro dipinto:

Artisti da tutto il mondo arrivano a Dozza per arricchire con la loro arte le vie della cittadina

  • SETTEMBRE: Festa delle Arzdore:

Manifestazione folcloristica gastronomica in cui le donne del posto, le Arzdore, preparano tortelli, garganelli e altre golosità regionali.

NEI DINTORNI:

  • Bologna
  • Brisighella
  • Imola
  • Faenza
  • Fontanelice

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