Destinazioni,  Lazio

Sant’Angelo di Roccalvecce: Viaggio con la fantasia nel “Paese delle Fiabe”(Lazio)

Quasi nascosto come fosse un libro prezioso da preservare, Sant’Angelo di Roccalvecce, è un borgo al limite del concreto. Conosciuto come “Paese delle Fiabe” riesce a far vivere chi lo visita, in bilico sulla sottile linea che divide la fantasia con la realtà.

INDICE:

COSA VEDERE:

  • I Murales del centro storico
  • Sentiero delle Fiabe
  • Fontana Vecchia
  • Chiesa di San Michele Arcangelo
  • Mostra contadina

IL NOSTRO TOUR A SANT’ANGELO DI ROCCALVECCE

Con il finestrino abbassato e il vento che ci scompiglia i capelli, percorriamo lentamente, le tranquille strade della Tuscia Viterbese, mentre, gli ultimi scampoli d’estate riscaldano i vigneti e gli ulivi che fanno da cornice.

Andiamo alla ricerca del Paese delle Meraviglie… lo cerchiamo come si cerca l’Isola del Tesoro, lo immaginiamo come se fosse il Paese dei Balocchi, lo sogniamo romantico come un Ballo Reale

Esisterà sul serio? O è solo frutto della nostra fantasia?

Qualche passo, pochi minuti… Ci siamo!

Sant’Angelo di Roccalvecce, apre le pagine del suo libro fatto di pareti e ci dà il benvenuto.

È il “Paese delle Fiabe” e non è difficile capire il perché di questo appellativo.

Case, muri, vicoli, scale… ogni elemento diventa una tela su cui dipingere… un foglio bianco su cui disegnare per dar vita a qualcosa che si chiama “meraviglia”.

Le illustrazioni raffiguranti le più belle e conosciute fiabe di tutti i tempi, si rincorrono l’un l’altra. Si nascondono, facendo capolino in ogni angolo del borgo per essere trovate, ammirate, osservate dagli occhi sbalorditi dei bambini o di chi ha ancora il cuore di un bimbo.

Capolavori, opere d’arte nate da un progetto destinato alla riqualificazione del territorio fortemente voluto dall’Associazione Culturale Arte e Spettacolo ACAS che, insieme ai residenti del paese, ha finanziato questa splendida proposta.

Un gruppo di Street Artist, maggiormente donne, hanno donato a Sant’Angelo un nuovo aspetto, colorando le pareti, animando le strade, coinvolgendo i cittadini in prima persona nell’iniziativa. Per rendere omaggio a coloro che hanno supportato questa idea, gli artisti hanno fatto sì che i volti dei personaggi dei murales fossero i visi degli abitanti di Sant’Angelo, rendendo le opere oltremodo uniche al mondo.

Inizialmente furono 12 le creazioni che diedero lo start al progetto, tra cui “Alice nel paese delle Meraviglie”. Proprio su questo dipinto, possiamo notare una particolarità non indifferente: l’orologio del Bianconiglio segna le ore 11:27, un riferimento alla data in cui il progetto è stato inaugurato, il 27 novembre 2017.

Continuiamo a passeggiare, accompagnati dalle risate dei bambini, mentre negli occhi si rispecchiano le variopinte cromie della cittadina.

Un’antica fontana, la settecentesca Chiesa di San Michele Arcangelo, la Mostra Contadina, arricchiscono il percorso di storia riportandoci per qualche minuto alla realtà. Ed ecco poi, che la fantasia torna prorompente al centro dell’attenzione; altre fiabe, altri dipinti, simpatiche sculture e divertenti portafortuna.

Ad oggi ben 38 immagini tingono i muri di Sant’Angelo, da Cenerentola ad Hansel e Gretel, dai Musicanti di Brema alla Bella Addormentata, da Biancaneve a Pinocchio passando per il Gatto con gli Stivali e Peter Pan

Un Museo a cielo aperto in continua evoluzione, dove i limiti non esistono e la fantasia corre lungo la linea del tempo, dal passato, al presente, guardando sempre verso il futuro.

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