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La triste sorte della Fata di Castropignano (Molise)

A Castropignano, un piccolo paese molisano in provincia di Campobasso, viveva una fanciulla talmente bella da essere soprannominata “la Fata”. Giunto il giorno del suo matrimonio, con lo sposo a lei promesso, per volere della legge che vigeva in quell’epoca, lo ius primae noctis, la ragazza avrebbe dovuto passare la prima notte di nozze con il duca, signore feudale del suo territorio.

La giovane triste e disperata, non si rassegnò al suo destino e quasi folle, tanta era la sua pena, fuggì con gli occhi pieni di lacrime lungo una radura. Nonostante la vegetazione fosse quasi nulla, la Fata, non si accorse che un enorme masso sorgeva proprio nel bel mezzo della sua traiettoria. Era più basso del monte poco distante, ma sufficientemente alto per far cadere la fanciulla nel vuoto, terminando la sua corsa per sempre, sottraendosi al disonore per amore con una fine davvero tragica. Proprio lì, su quel masso denominato Cantone della Fata, simbolo d’amore per la tradizione molisana popolare, pare si aggiri il fantasma di una bellissima donna. Si crede appunto, sia lo spettro della giovane che vaga ancora per le sue amate e allor tristi terre.

IMMAGINE: “Sorgente e rocce” 1899, Bruzzese

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