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Consigli per gli escursionisti e non solo: prevenzione zecche!

Oggi vi vogliamo parlare di un piccolo esserino con cui potremmo avere a che fare principalmente in primavera o in estate, se siamo amanti di passeggiate, trekking o escursioni: La zecca. Questi parassiti sono soliti vivere nei boschi, soprattutto ad altitudini non molto elevate. Si possono trovare sulla terra, sull’erba e sulle foglie in attesa di un animale o di un uomo a cui attaccarsi e di cui nutrirsi. I rischi più gravi, dovuti ad un contatto con esse, riguardano la trasmissione di malattie pericolose come quella di Lyme e la meningoencefalite-TBE. Il Ministero della Salute a tal proposito ha dispensato degli utili consigli che sarebbe opportuno seguire in caso di escursioni in zone a rischio:

  • Camminare al centro dei sentieri evitando il contatto con la vegetazione
  • Indossare abiti chiari e pantaloni lunghi. Anche la scelta delle scarpe è fondamentale. Si prediligano calzature alte e soprattutto chiuse.
  • Utilizzare sempre guanti per la raccolta di funghi o bacche
  • Utilizzare gli appositi repellenti sia sulla pelle, che su indumenti e zaini
  • Tornati a casa, è bene fare una doccia ispezionando bene il corpo soprattutto nelle aree del corpo da loro previlegiate come gambe, inguine, ascelle, ombelico, nuca e testa
  • Spazzolare all’aperto o lavare tutti gli oggetti utilizzati durante l’escursione.

Nel caso veniate punti da una zecca, come prima cosa verificate che si tratti effettivamente di questo parassita. Se l’esito risulta positivo ricordate che va rimossa prima possibile, per avere meno possibilità che possa trasmettere qualche patogeno (circa 36-48 ore). Sarebbe opportuno afferrarla con una pinzetta, tirandola con un piccolo movimento rotatorio cercando di non romperla. In ogni caso se non siete sicuri di ciò che state facendo, recatevi immediatamente nel primo pronto soccorso.

Nei giorni successivi, fino a 40 giorni, è importante tenere d’occhio la zona interessata e l’eventuale comparsa di sintomi quali febbre, sfoghi o linfonodi gonfi. A questo punto sarebbe bene consultare repentinamente il medico.

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